domenica 30 settembre 2012

Il terzo elemento: il papà



Se da piccola mi avessero chiesto a cosa servono i papà avrei probabilmente risposto che i papà servono per insegnare ad andare in bicicletta... 

Una bella metafora, in fondo, che oggi potrei tradurre cosi': i papà servono a rendere liberi!

Liberi da cosa? 
Dalla mamma, naturalmente! 
Il ruolo del papà, per quanto innaturale possa sembrare, sarebbe proprio quello di separare la madre dal proprio bambino per permettergli di vivere la sua vita. L'ostetrica che fa nascere e taglia il cordone, rappresenta la prima separazione indispensabile tra la mamma e il suo bambino. Senza questa divisione primordiale non ci sarebbe vita. Diciamo simbolicamente che l'ostetrica è il primo papà. Di fatto il papà è qualsiasi elemento terzo che accompagna il bambino verso la vita esterna, la scoperta, la conoscenza di tutto cio' che si distingue dalla madre. La mamma protegge, il papà insegna a vivere... ad andare in bicicletta senza rotelle! 


Certo per farlo è costretto ad intromettersi in questo binomio perfetto, quasi sacro. Il problema è che se non lo fa il bambino resta rinchiuso in un legame troppo forte con la madre, in cui i due sembrano inseparabili, anche se in realtà è sempre la madre che non vuole separarsi dal proprio bambino mentre quest'ultimo è istintivamente attirato verso l'esterno. E non c'è niente di più nocivo di una relazione a due poli, "a specchio", in quanto questo "paralizza le  possibilità dinamiche" del bambino, come dice Françoise Dolto. Identificandosi con la madre, o opponendosi alla stessa il bambino sarà incapace di trovare la sua reale personalità. 

Insomma diciamo semplicemente e una volta per tutte che il "terzo elemento" è fondamentale: se la mamma ci dà alla vita, il papà ci permette di vivere.