domenica 28 luglio 2013

La sicurezza dei bambini in acqua - Salvagente o libertà?


Lo so, dovrei essere chiusa per ferie visto che siamo a fine luglio e invece sono ancora qui, si vede che il caldo mi ispira (a questo punto il lettore non è autorizzato a sperare che le temperature si abbassino drasticamente...)!

E visto che proprio a causa dell'afa i nostri bambini trascorrerebbero tutto il tempo a mollo (e noi con loro!) vorrei passare in rassegna i diversi supporti proposti in commercio per "assicurare" il bagno al mare o in piscina dei più piccoli.




Salvagenti, braccioli, costumi con salvagente incorporato, gilets, cinture galleggianti... i produttori si sbizzariscono. E noi, poveri genitori in erba, cosa scegliamo? Il più caro, sarà sicuramente il migliore? Il classico salvagente, niente di meglio che la tradizione? Prendo tutto cosi' son sicuro di non sbagliare? A ciascuno il suo modo di ragionare. Io, per non saper né leggere né scrivere, ho cercato di informarmi ed ecco qui quello che ho trovato.

L'indicazione principale che ho potuto leggere è che la prima cosa da escludere è proprio la più costosa: i costumi salvagente. In effetti, nonostante possano sembrare pratici e sicuri, sono il supporto più pericoloso perché se il bambino si rovescia a testa sotto ha praticamente zero possibilità di rigirarsi da solo. Detto questo, a partire dai sei mesi i salvagenti con la mutanda sembrano essere i più sicuri e stabili (ma anche qui attenzione ai ribaltoni). Dai due anni, o quando il bambino è capace di stare sdraiato mantenendo la testa, vanno bene i braccioli. Per i tre-cinque anni va bene il salvagente classico magari con aggiunta di braccioli per i genitori più scrupolosi (o ansiosi?! si' lo ammetto, io faccio cosi'...). La cintura infine, da scegliere in base al peso, va bene per i più grandi, a partire dai 5 anni.

Alla fine di questa rassegna più o meno completa pero', mi pongo un'ultima domanda, forse la sola davvero sensata:

E se questi strumenti servissero solo a rassicurare mamma e papà? E se al bambino non servisse niente di niente? Lasciare il bambino scoprire l'acqua poco a poco fin da piccolissimo, insegnargli a mettere sotto la testa senza paura, trasmettergli le basi essenziali del nuoto (un bambino appena nato puo' già imparare a galleggiare) e stargli vicino per rassicurarlo (e sorvegliarlo certo) è forse la cosa migliore. 
Probabilmente gli altri genitori, vedendoci in acqua con i nostri figli senza scafandri, catarifrangenti e galleggianti vari, prenderanno sotto braccio nostra suocera chiamandoci matti e incoscienti! Io non so se mi sento ancora pronta per questo passo, ma credo ci riflettero'...

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